L'accordo russo-cinese

Sottotitolo: 
L'accordo, in gestazione da oltre un decennio, prende corpo sull'onda della crisi dei rapporti della Russia con Europa e USA, e prevede la creazione di una gigantesca pipeline per la fornitura di gas russo alla Cina.

L’annuncio era atteso di ora in ora, e Putin decise di accelerare la firma dell’accordo Cino-Russo, così da concludere finalmente un negoziato che era durato decenni senza portare a una soluzione. Le differenze politiche fra la Cina e la Russia sono state messe da un canto, a segnalare il nuovo senso di amicizia fra i due paesi, e il Leader Russo stava dimostrando la sua capacità di negoziatore e i suoi buoni sentimenti verso la Cina.  In ogni caso, firmare un accordo con la Cina dimostrava chiaramente il nuovo orientamento della Russia, lontano dall’Occidente, ma non dall’Europa, e in posizione di amicizia verso i cinesi, che avevano anch’essi una buona ragione per creare un successo.

Anche la Cina aveva bisogno di un successo, data l’atmosfera negativa che si era creata in alcuni suoi piccoli vicini, che hanno risposto con la violenza alla decisione della Cina di trivellare in cerca di petrolio in un’area di mare che quei paesi considerano propria. L’accordo fra i due paesi ha creato un grande progetto comune, la costruzione di una pipeline internazionale che porti alla Cina il gas russo. Il valore totale dell’accordo è stato stimato a 400 miliardi di dollari. La Russia venderà per trent’anni alla Cina 30 miliardi di metri cubi all’anno di gas naturale all’anno, che è circa il 25% del gas che la Russia vende ogni anno all’Europa, un’area che è servita da tre grandi condotte di metano, due su terra e una sotto il mare.

La struttura dell' accordo viene direttamente dal primo grande accordo russo con l’Europa: ogni paese costruirà le condotte nel suo territorio. La Russia investirà 55 miliardi di dollari per le strutture di trasporto, e i cinesi presteranno alla Russia 38 miliardi di dollari per questi investimenti, incluso lo sviluppo dei nuovi campi produttivi di metano. In un certo senso, un accordo del genere era in sostanza inevitabile. C’è un solo possibile cliente per il nuovo gas russo, perché la Russia non vende gas liquefatto, sia per una preferenza a fare accordi su grandi quantità di gas, sia perché la tecnologia non è tanto semplice quanto quella dei tubi, ed è più costosa. In più, oltre l’Europa, la Cina è l’unico grande consumatore di energia che possa ricevere gas dalla Russia via terra.  Infine, lo sconto offerto alla Cina è molto rilevante, per volumi di queste dimensioni, rispetto al prezzo fatto agli Europei, e i Cinesi non potevano proprio resistere a condizioni siffatte.

Cercando di gettare un’occhiata sul futuro e se l’esperienza europea può insegnarci qualcosa, è facile dire che il successo della prima pipeline aprirà la strada a una seconda. La domanda di energia cinese non tende a declinare, ma aumenterà senza fermarsi, e i tubi di gas sono un sistema relativamente semplice che può fornire grandi quantità di gas per un tempo molto lungo. L’esempio europeo è abbastanza ovvio: il successo del primo tubo ne portò un altro e poi un altro ancora. L’accordo Sino Russo potrebbe essere un ottimo strumento per indurre ad aumentare il consumo di gas, un maggior reddito per la Russia, e una struttura più efficiente e con minore polluzione atmosferica, che in Cina è già estremamente elevata. Il prezzo del gas è stato annunciato soltanto dalla parte russa, che ha ripetuto la posizione della Russia in materia: il prezzo del gas è basato sul prezzo del greggio, o dei prodotti raffinati, in Europa.

Questo modo di fissare il prezzo del gas ha già portato il prezzo russo al di sopra del prezzo del gas che arriva in Europa via mare, e viene gassificato qui. I compratori europei di gas russo hanno perciò premuto sui venditori russi perché correggano in qualche modo la loro posizione, per ridurre le loro perdite sul gas russo venduto in Europa. Il prezzo del gas nel nuovo accordo è stato stimato dagli esperti a 350 dollari per 100 metri cubi, un poco più basso del prezzo europeo del 2013, di $380 per 100 cm.Il problema di due possibili prezzi per il gas sarà naturalmente ancora più complesso in Cina, un paese che può importare gas naturale liquefatto dalle navi che arrivano da tutto il mondo. Il mercato del gas potrebbe così dividersi, con due prezzi diversi, una cosa che potrebbe non durare a lungo. Il progetto Russo-Cinese soddisferà una buona parte della domanda di energia della Cina, ma non potrà impedire che entri sul suo mercato del gas da altre fonti.

I produttori americani di gas hanno l’intenzione di competere in tutto il mondo con le loro esportazioni di gas naturale in forma liquida, e troveranno molto più difficile entrare con grandi volumi su di un mercato cinese già in parte rifornito dalla Russia. Tuttavia, il tubo russo non potrà soddisfare tutta la domanda cinese di gas. Il concetto di base dell’industria russa del gas, il prezzo legato a quello del petrolio, non impedirà probabilmente al gas americano di entrare con prezzi più bassi, una sorta di ripetizione di ciò che avviene oggi in Europa, dove il gas che viene dai metanodotti non può competere con quello che viene in forma liquida. In conclusione, un accordo importante, che definisce un allineamento di due paesi che non hanno mai lavorato assieme, ed ebbero anzi dei periodi di forte ostilità. La nuova amicizia di due grandi paesi può rappresentare un grande cambiamento nella struttura politica del mondo, e, si potrebbe sperare, più interessato allo sviluppo economico che alla dimostrazione del proprio potere. 

Marcello Colitti

Economist. He was President of Enichem. His last book is "Etica e politica di Baruch Spinoza". Member of the Editorial Board of Insight