Libri - Sul futuro del petrolio in un nuovo sistema enegertico globale

Sottotitolo: 
Il tentativo di tracciare una mappa del futuro sviluppo del sistema energetico del mondo. La sicurezza degli approvvigionamenti diventerà sempre più importante e la percezione del rischio si trasmetterà in un aumento del prezzo del petrolio.

Il nuovo libro di Daniel Yergin “The Quest” (Allen Lane 2011) è in un certo modo simile  a suo famoso “ The Prize” (Il Premio), il libro che ebbe un grande successo nei primi anno novanta, e in un altro modo non lo è. Il titolo è traducibile con “La ricerca”, e il libro è appunto la ricerca di una cosa che deve essere trovata, il tentativo di fare una mappa del futuro sviluppo del sistema energetico del mondo. Si potrebbe anche pensare che il libro sia stato scritto per riassicurare gli incerti e rafforzare coloro che credono nel futuro del petrolio.

Ambedue i libri raccontano cose molto interessanti, le raccontano  molto bene, con grande precisione e qualche volta persino con un eccesso informativo.   Il secondo libro non soltanto racconta una storia, ma anche dà una meditata opinione dell’autore sul possibile futuro.  Esso non celebra, come faceva il primo, la lunga storia di un grande successo, anche se in parte lo fa, ma fa una ricerca sul futuro, offre un tentativo di dire come la situazione si evolverà e i problemi che devono essere risolti  per pianificare correttamente il futuro

“The Quest” è scritto con ragionevole ottimismo. L’industria petrolifera ha cambiato il mondo un secolo fa, e sarà ancora in grado di fare qualcosa del genere nella prima parte del nuovo Millennio.  Il libro, di ottocento pagine, è composto da cinque parti.  Il “Nuovo Mondo del Petrolio”, le prime duecento pagine, racconta in dettaglio cosa avvenne dopo il 1991, il Crollo dell’URSS, le Nuove Fonti di Petrolio, lo Sviluppo delle “Supermajors” I paesi del Petrolio, la Guerra in Iraq, lo Shock della domanda, Lo sviluppo della Cina, La Cina  a tutta velocità. E’ una cronaca dettagliata di ciò che è successo in quel periodo di tempo nel mondo del petrolio e dell’energia, e sarà sicuramente il libro di base per molti anni ancora. La seconda parte “La Sicurezza degli Approvvigionamenti” comincia con la questione lungamente dibattuta del possibile esaurimento delle riserve petrolifere, e conclude che “il mondo ha alcune decadi di ulteriore aumento produttivo, prima che la produzione si stabilizzi su di una piattaforma – probabilmente intorno alla metà del secolo - e a quel tempo comincerà un declino graduale.”  Una conclusione che sarà probabilmente accettata dalla maggioranza degli esperti.

 Le parti Quarta Quinta e Sesta discutono le questioni non petrolifere: l’era dell’elettricità, il clima e il carbone, le nuove energie. Questa parte contiene un rapporto molto dettagliato sulla discussione sul “global warming”, e una cronaca del relativo scontro politico con una notevole attenzione al dettaglio, anche se la storia è concentrata particolarmente sugli eventi negli Stati Uniti. La parte finale, La Strada del Futuro, apre la via alle conclusioni, “Una grande rivoluzione” che presenta le prospettive del settore energetico e delle sue fonti. Il primo capitolo “L’uomo degli Idrocarburi” tratta dell’energia dalle piante, includendo la discussione sulla scelta fra ”Energia o Cibo” e discute una per una le nuove fonti di energia. La “ Conclusione” comincia col ricordare come Carnot aprì l’era dei combustibili fossili, e formula una previsione.  La domanda di energia aumenterà di parecchio nei futuri decenni, con un aumento maggiore di tutta l’energia consumata nel 1970. L’aumento verrà spinto dallo sviluppo economico di tutto il mondo, che sarà causa ed effetto dell’aumento della domanda di energia e della sua “globalizzazione”.

La sicurezza degli approvvigionamenti diventerà sempre più importante e la percezione del rischio si trasmetterà in un aumento del prezzo del petrolio, che rifletterà la nuova geopolitica delle regioni produttrici di petrolio. Lo sviluppo della tecnologia e l’aumento del prezzo hanno ridotto le importazioni di petrolio negli Stati Uniti, da due terzi a una metà della domanda.  La tendenza si accompagna allo sviluppo delle energie “decarbonizzate” - una risposta alla polluzione e all’accumulo di CO2 nell’atmosfera- che ci darà energie pulite e rinnovabili, e una maggior efficienza. Ma il cambiamento richiederà tempo.  “Nel 2030 il consumo globale di energia nel mondo sarà 35 o 40 per cento superiore a quello di oggi.  Il mix delle fonti energetiche sarà probabilmente non molto diverso da quello di oggi. Gli idrocarburi (olio e gas) conteranno fra il 75 e l’80% dell’offerta totale.” (pag. 715). Le cose possono accadere anche più in fretta.  “Ma la legge  dei tempi lunghi  rimane valida. In verità soltanto dopo il 2030 il sistema energetico comincerà a mostrare un aspetto diverso, mano a mano che l’effetto cumulativo dell’innovazione e delle nuove tecnologie si farà sentire completamente”.

Yergin è un ottimista, e più avanti nel libro cita la famosa frase di un geologo “Il petrolio si trova nella mente degli uomini”.
La parte storica del libro è molto comprensiva, e racconta in gran dettaglio i vari passi che portano ad uno scenario energetico completamente diverso.  In ogni caso, l’abbondanza di informazioni fa di questo libro una lettura necessaria per chiunque voglia comprendere il sistema energetico mondiale, e non solo per leggere la storia passata, ma anche per avere uno scenario completo della situazione futura dell’energia nel mondo.

Ovviamente, la storia è raccontata da un definito punto di vista. Il libro prende sempre una forte posizione favorevole alle “ forze di mercato”, e sempre scopre come inefficace e inefficiente sia ogni soluzione che implichi un’azione del Governo. Gli errori dei privati, o le loro frodi, non sono nascosti, ma non sono mai la ragione fondamentale del problema. Il concetto principale è il solito “business as usual” che si applica al futuro in un modo che sembrerebbe profetico, ma dà la sensazione che i problemi vengano invece minimizzati.

Tuttavia, su certi punti difficili, come il rapporto fra il prezzo del petrolio greggio e la speculazione, l’autore è estremamente chiaro. Parlando del grande aumento del prezzo del petrolio dal 2004 al 2008 dice: ”Come per tutti i grandi sviluppi, non vi è una sola spiegazione per il massiccio aumento del prezzo. Era prima spinto dal rapporto fra la domanda e l’offerta, poi da un grande e imprevisto cambiamento dell’economia mondiale e un ritorno al nazionalismo delle risorse. Ma una spinta sempre maggiore venne data dalle forze dell’innovazione derivante dai mercati finanziari" (pag. 128).

Qualche pagina  dopo, a pag. 165, il libro ha  un breve capitolo sulla “Finanziarizzazione “ del petrolio  che conclude : “Più in generale , i mercati finanziari   e la crescita continua  delle risorse degli investitori  stanno avendo un impatto crescente sul prezzo del petrolio. Ciò è spesso descritto come speculazione. Ma la speculazione è solo una parte del quadro, perché il petrolio non è più soltanto un bene fisico; sta anche diventando uno strumento finanziario, parte del capitale finanziario.  Qualcuno chiama questo processo “la finanziarizzazione “ del petrolio.

Ma la finanziarizzazione del petrolio può portare il prezzo a livelli che possono reagire sulla domanda, come il prezzo normalmente fa, e produrre un disallineamento del petrolio nel mercato globale dell’energia, con risultati che il libro non discute. Il libro non discute la struttura dei prezzi petroliferi, e il meccanismo creato dall’OPEC con la proibizione di ulteriori negoziazioni del loro petrolio. Questo è un ema importante che dovrebbe essere discusso, perché la volatilità e il livello alto del prezzo riducono il ruolo del petrolio nella concorrenza fra fonti  di energia.  Il punto non è discusso da Yergin probabilmente per la sua radicata convinzione che qualunque quantità di petrolio sia disponibile troverà comunque un mercato. Il che potrebbe anche essere vero, ma potrebbe essere pericoloso darlo per scontato.

Marcello Colitti

Economist. He was President of Enichem. His last book is "Etica e politica di Baruch Spinoza". Member of the Editorial Board of Insight