Stati Uniti e Cina di fronte alla nuova politica energetica

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Mentre l'Europa diventa l'"uomo malato" dell'economia globale, la nuova poltica energetica contribuisce al rafforzamento dell'egemonia di USA e Cina.  

Non è la prima volta che gli Stati Uniti e la Cina  s’incontrano  al massimo livello politico : e non è la prima volta che s’incontrano in modo informale, scelto per facilitare  una discussione “sincera”  e giungere ad una comune opinione. L’incontro appena avvenuto non era certo il primo, ma avrebbe potuto essere un incontro “storico” , take da essere citato  per molto tempo da esperti  da  politici e dalla stampa. Le possibilità erano grandi perché i problemi comuni ai due grandi paesi sono tanti, e la situazione generale favorisce una qualche forma di accordo

 La tensione che s’accumula nell’Estremo  Oriente,  e la situazione drammatica del Medio Oriente  avrebbero potuto giustificare una qualche forma di  iniziativa comune.  E invece, l’incontro fra i due Capi di Stato non ha avuto una grande attenzione dalla stampa, forse a causa  della difficile situazione interna americana dove i rapporti fra i due maggiori partiti sui problemi interni sono molto peggiorati ed hanno monopolizzato l’attenzione di tutti.  O, forse, i problemi erano così complessi e carichi di rischio che ambedue i paesi sembrano aver adottato entrambi una linea di prudenza, mentre il Presidente Americano sta facendo il possibile per tenere il suo paese fuori da una guerra, e il nuovo eletto capo della Cina deve affrontare una situazione interna abbastanza delicata.

Tuttavia, la Cina e gli Stati Uniti hanno marciato negli ultimi anni lungo una linea che li ha portati molto più vicini che prima, e cioè lo sviluppo della situazione dell’energia nei due paesi. Gli Stati Uniti saranno entro breve tempo un grade esportatore di petrolio greggio e di gas naturale, e queste nuove quantità sul mercato mondiale  metteranno inevitabilmente sotto pressione il prezzo del greggio   e del gas. Uno dei maggiori importatori di ambedue le fonti è proprio la Cina  , ed un prezzo più basso darà a quel paese  una grande spinta all’economia : il paese avrà tutto lo spazio necessario  per mantenere un ragionevole ritmo di sviluppo  senza mettere sotto stress  la struttura di base della sua economia. 

La Cina non è molto lontana dagli Stati Uniti, e le petroliere non dovranno passare per il pericoloso stretto di Hormuz. L’approvvigionamento di gas naturale  americano si svilupperà nello steso modo. E’ altamente   probabile che gli Stati Uniti esporteranno , sotto forma di gas liquefatto,   una buona parte del nuovo gas prodotto, anche se le industrie del paese  chiedono che il nuovo gas sia  ad esse riservato , per creare posti di lavoro e   dare una nuova spinta allo sviluppo del loro vecchio paese. Fino ad ora, la Cina ha guardato alla Russia per un approvvigionamento di gas naturale da metanodotto: oggi vi è una nuova opportunità, quella di importare gas liquefatto dagli Stati Uniti.

In Estremo Oriente, la concorrenza sul mercato del gas aumenterà: l’Australia è già un forte esportatore di gas, e non è molto lontano dalla Cina. Il già forte domanda cinese di petrolio e di gas  aumenterà durante i prossimi dieci anni  e gli Stati Uniti ne saranno un importante fornitore. Fino ad ora,  la Cina e gli Stati Uniti erano legati assieme  dalla grandissima quantità di dollari in mano cinese , che ha dato alla Cina  una grande elasticità nella gestione delle propria economia.

Da oggi in poi, gli Stati Uniti potranno diventare anche un grande fornitore di energia alla Cina. Gli Stati Uniti torneranno al loro ruolo storico di grande fornitore di energia, e le relazioni con la Cina saranno rafforzate dalla loro capacità di esportare energia. Questa prospettiva potrebbe essere interessante anche per l’Europa che ha anch’essa bisogno di energia a buon mercato . Ma l’economia europea non cresce, anzi sembra diventata “l’uomo malato” dell’economia mondiale, essendo è ancora legata alla catastrofica e assurda paura tedesca dell’inflazione.       

Marcello Colitti

Economist. He was President of Enichem. His last book is "Etica e politica di Baruch Spinoza". Member of the Editorial Board of Insight