Oggi colpisce la pigra credenza che il deficit di condivisione sociale e lo spaesamento di moltitudini di uomini e donne siano destinati a sparire, sciogliendosi come neve al sole.
Il rapporto fra i governi e le imprese private andrebbe concepito in termini di complementarità e di cooperazione.Ma per la Commissione europea la politica industriale sembra essere un semplice riflesso della politica della concorrenza.
L’avanzo nei conti con l’estero non rappresenta il principale obiettivo di Pechino. Una politica esattamente contraria è portata avanti dalla Germania.
Un meccanismo così complesso, non trasparente (chi ne fa parte è tenuto alla segretezza, anche nei confronti dei Parlamenti dei propri paesi), privo di accountability democratica.
La tendenza alla semplificazione del linguaggio, all’appiattimento sloganistico dei concetti è la stessa che promuove e diffonde la presenza pervasiva dei cosiddetti “opinionisti”.