Le politiche di "austerità" nell'Unione europea peggiorano le prospettive della crescita e dell'occupazione, mentre attaccano il potere dei sindacati e la contrattazione collettiva.
Il flusso di capitali diretto verso i paesi emergenti è in parte utilizzato per rafforzare l'economia nazionale, in parte per investimenti all'estero. E' il rovesciamento delle precedenti tendenze della globalizzaizone.