La coscienza di classe dorme, ipnotizzata da un sistema mediatico spazzatura, ma non è morta. Si potrebbero cogliere alcuni segnali di malessere nell'allontanamento patologico dalle urne.
Di fronte a tanti morti, la denuncia è necessaria ma non sufficiente. Giustificato il malessere popolare, che cresce col fenomeno intollerabile degl’infortuni.
Storia, arte, tradizioni di Napoli sono ìimportanti, ma enfatizzarne l’importanza mantiene occhi e mente dei napoletani più sulla tramontata grandezza che sulla necessità di costruire un futuro di civiltà e lavoro.
Senza dubbio è stato uno “sciopero politico”. Del resto è logico: uno sciopero generale non può essere che “politico”. La mancata adesione della CISL all’iniziativa CGIL-UIL.